Arredare con gli specchi: l’uso delle superfici riflettenti in vetro specchio nell’arredo contemporaneo
Come trasformare il look di un ambiente, ampliare spazi, creare giochi di luce o di prospettiva, arredando con gli specchi.
carta da parati in camera da letto

Arredare con gli specchi: l’uso delle superfici riflettenti in vetro specchio nell’arredo contemporaneo

Come trasformare il look di un ambiente, ampliare spazi, creare giochi di luce o di prospettiva, arredando con gli specchi.

In un’epoca di quasi maniacale ricorso al selfie e in cui è sempre più diffusa l’esigenza di “tenere sempre sotto controllo la propria immagine esteriore”, l’utilizzo del vetro specchio in arredamento potrebbe risultare persino scontato, se non proprio banale. In realtà le implicazioni psicologiche dietro una tale scelta stilistica da parte dell’interior designer sono ben più complesse. Il rassicurare i narcisisti cronici restituendo loro ogni istante la propria immagine è infatti solo un’indiretta conseguenza o se vogliamo un beneficio molto secondario nella scelta di un rivestimento riflettente. Molto più determinanti sono invece le ragioni collegate alla necessità di luce e di armonizzare in modo decisamente più interessante una superficie all’interno del contesto in cui è collocata.

I diversi tipi di vetro specchio

Non a caso molte delle superfici che si utilizzano sono sì specchianti, ma quasi sempre in modo diverso. Il vetro specchio lineare è infatti solo una tra tante possibilità, visto che in gran parte dei casi è l’intervento sapiente dell’artigiano vetraio a generare nuovi disegni, per emozioni e impatti visivi insoliti. Solo in questo modo il riflesso dato dal vetro specchio diventerà un vero elemento decorativo in più da restituire alla realtà circostante.

Un po’ come una sorta di «dialogo a tre, tra fruitore, oggetto e ambiente», volendo riprendere un concetto dell’architetto e grande esperto di arte contemporanea Andrea Zegna.

Superfici riflettenti esterne e interne

Questo ragionamento vale allo stesso modo quando si passa dagli esterni agi interni. Immaginiamo dei rivestimenti riflettenti per bordi di tavoli e altri complementi d’arredo sulla cui struttura la luce possa riflettersi e penetrare nelle varie sfaccettature della lavorazione del vetro specchio. Un’idea simile all’immaginare una credenza o la singola anta di un armadio oppure il fondo di una libreria come i sorprendenti angoli di un nuovo sorprendente gioiello.

Fondere razionale e irrazionale, spiazzare per poi ri-orientare, incuriosire e sfidare a guardare oltre: questo e molto altro è quanto può fare un arredo riflettente in vetro specchio.

Senza dimenticare la possibilità di poter anche modificare un’immagine, restituendola rinnovata nel colore o magari ondulata, come se fosse mossa dall’acqua.

Si può introdurre il vetro specchio nell’arredamento con la stessa saggezza e al tempo stesso creatività di una scenografia teatrale: immaginiamo una colonna rivestita con superficie riflettente che può diventare invisibile se lo spazio non è illuminato e accendersi all’improvviso in presenza di luce naturale o artificiale.

Mentre ci sono ambienti quali locali pubblici, bar e ristoranti, ma anche saloni di centri estetici, scuole di danza o palestre, nei quali le pareti a specchio sono pressoché indispensabili, non si è altrettanto abituati a pensare a quanto efficacemente con questo tipo di rivestimenti si possa modificare anche la percezione di uno spazio domestico, a partire dal cambiarne le dimensioni apparenti o anche per stabilire un feeling più particolare con tale ambiente.

Alcuni consigli per l’utilizzo del vetro specchio in arredamento

Una primissima valutazione sull’opportunità progettuale di introdurre un’intera parete a specchio o anche solo degli inserti parziali dev’essere necessariamente collegata alla prevista presenza o meno di bambini in questo spazio. Benché le soluzioni più all’avanguardia offrano ormai elevati parametri di sicurezza, si tratta prima ancora di una questione di buon senso.

Un altro aspetto è come si è già detto quello del tipo di vetro specchio da utilizzare, oltre che di quali dimensioni: una parete unica o degli inserti modulari, privilegiare uno “stile mosaico” con specchi differenti oppure optare per lavorazioni più geometriche o proprio artistiche? Inutile dire che ormai la bravura degli artigiani pone sempre meno limiti alla fantasia del progettista.

Quali sono gli ambienti più adatti all’utilizzo di intere pareti o sottoparti riflettenti?

Certamente l’ingresso è uno dei luoghi ideali in cui “avviare” un possibile gioco di specchi, così da attivare fin da subito una sorta d’interazione anche con un eventuale ospite. Questa soluzione può risultare altresì opportuna per cambiare la percezione di un corridoio stretto e lungo, oltre che – banalmente – per darsi un’ultima controllata prima di uscire di casa.

Anche il living room può essere impreziosito e reso più intrigante dall’utilizzo del vetro specchio, sia a struttura intera che con moduli più articolati, oltre che all’occorrenza trattati con le più disparate tecniche.

Nel bagno lo specchio è già un elemento normalmente presente; l’ulteriore ampliamento nel suo uso potrebbe ad esempio riguardare l’applicazione di piastrelle a specchio, di diversa forma, ma sempre ovviamente adottando prodotti ben testati per gli ambienti a elevata umidità (vedi esempi specifici più avanti).

La camera da letto, in cui un tempo gli specchi facevano capolino dalle ante interne degli armadi, oppure dalle classiche tolette in legno antico, oggi può assumere nuove connotazioni con un uso più insolito di pareti o altri moduli in vetro specchio, come ad esempio dietro il letto oppure nella parete che lo fronteggia.

Infine un uso insolito del vetro specchio in cucina può essere quello di collocarlo a mo’ di paraspruzzi o comunque tramite appositi inserti nelle aree più “operative” della stessa.

Se c’è invece una posizione in cui si va quasi sempre a colpo sicuro con l’introduzione di una parete a specchio questa è senz’altro difronte a una finestra, in particolare in quegli ambienti in cui è fondamentale aumentare il coefficiente di luce naturale.

I costi delle pareti in vetro specchio

Pur tranquillizzando chi teme a priori che l’uso di pareti riflettenti possa rappresentare una spesa onerosa, è chiaro che non è semplicissimo indicare subito un prezzo “chiavi in mano” per questo tipo di soluzioni. Di certo esistono ormai prodotti molto standardizzati e di assoluta qualità che possono proporre un’ottima convenienza economica, ad esempio una normale parete a specchio lineare di 2×1 m a partire da 150 Euro.
Allo stesso modo, se si opta per soluzioni più artigianali, se non proprio artistiche, si dovrà mettere in conto una spesa più importante.

parete scale rivestita con specchi a rombo

In generale, considerando le tante forme, dimensioni e i colori ormai disponibili, potete esser certi che un valido progettista potrebbe far meraviglie anche senza necessariamente farvi spendere una fortuna. Ricordate che il concetto di vetro specchio porta con sé due elementi predominanti: la luce e una diversa e più “rassicurante” percezione degli spazi, compresi quelli più risicati.

Anche l’uso o meno di eventuali cornici dipende dalla grandezza o dal tipo di ambiente in cui si va a introdurre il vetro specchio: è ovvio che in uno spazio angusto sarà bene privilegiarne l’uso senza alcuna cornice.

Ci sono poi degli stili di arredamento che vengono naturalmente impreziositi dalla concomitante presenza di specchi: è il caso ad esempio dell’arredamento etnico che in tal modo si avvarrà di nuove e inaspettate fonti di luce.

Gli errori da evitare nell’arredo con gli specchi

Al contrario, bisognerà fare attenzione al potere riflettente e al tempo stesso amplificante degli specchi, affinché questi diano valore solo alle componenti giuste. Attenzione quindi a non piazzarli in ambienti già di per sé scarni, se non si vorrà aumentare il senso di vuoto e dispersione, oppure posizionarli nel punto sbagliato, come nel classico errore di metterli sul lato corto di pareti già strette e lunghe in cui l’effetto “corridoio” invece che ridursi si amplierebbe ulteriormente…

Arredare con gli specchi Saint Gobain

Tra i prodotti più innovativi nel settore è opportuno citare SGG MIRASTAR®, in versione temprato o stratificato: un vetro cromato a effetto specchio realizzato dall’azienda leader di mercato Saint Gobain. Particolarmente indicato per:

pareti divisorie e porte interne (compatibile con sistemi di fissaggio mediante morsetti o foratura);
decorazioni a effetto sabbiato o smaltato;
stanze da bagno, box doccia e piscine coperte (in quanto praticamente inossidabile, quindi ideale in ambienti ad alto tasso di umidità o che in generale necessitano di frequente utilizzo di detergenti).
• funzione di “specchio spia”, ovvero la possibilità, stando in un locale al buio o pochissimo illuminato, di osservare l’interno di un altro locale illuminato, senza essere visti (dalla parte in luce, la parete si presenta come un normale specchio!);
negozi, saloni e show room;
facciate esterne.

Si è citato espressamente questo materiale per esaltarne le caratteristiche qualitative e tecnologiche che lo pongono come soluzione top per originalità e innovazione sia nel rivestimento di facciate esterne, sia per decorare gli interni di abitazioni e altri ambienti di lavoro o di piacere.

A differenza dei tradizionali specchi a base d’argento, oltre all’utilizzo a lungo termine anche in ambienti molto umidi, l’effetto specchio ottenuto attraverso un particolare processo di “cromatura”, consente a questi specchi di nuova generazione tutte le trasformazioni di un vetro classico, inclusa la tempra, rispondendo così anche alle più restrittive norme di sicurezza.

I LED da specchio

bagno rivestito con specchi

In alcuni casi il vetro specchio amplifica il suo valore funzionale e decorativo, oltre che di design, mediante l’accostamento a luci a LED integrate, creando così giochi di luce o amplificando ulteriormente le superfici luminose.

Specchi per arredo: sicurezza e salute

Anche a livello di sostenibilità ambientale e tutela della salute, va detto che gli specchi di nuova generazione stanno man mano rimpiazzando quelli con trattamenti di rivestimento in argento, potenzialmente più pericolosi sia in fase di produzione che di utilizzo. I nuovi rivestimenti attualmente applicati sul retro delle lastre sono più ecologici e sicuri per l’uomo.

Sempre la Saint-Gobain, con la sua gamma SGG MIRALITE PURE, punta ancor più al risparmio energetico, di materie prime e riduzione emissioni di CO2 per il trasporto, utilizzando vetro riciclato nelle fasi produttive, con certificazioni rispondenti al regolamento europeo REACH.

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