Dopo tanti articoli con consigli in lungo e in largo, dettagli progettuali, materici e di stile sulla casa contemporanea, è arrivato il momento per una riflessione molto più semplice, ma al tempo stesso indispensabile.
Pochi mesi di questo particolarissimo anno della nostra vita ci stanno infatti insegnando e dando modo di riflettere sul senso più profondo della stessa, più di quanto possano aver fatto tanti anni ed esperienze passate.
Pensiamoci: se nella frenesia e nella voglia quasi maniacale di “nuovo” che anche solo fino a metà febbraio 2020 permeava ogni istante della nostra esistenza, qualcuno si fosse all’improvviso fermato a chiedersi “Ma io chi sono?”, “Dove sto andando?”, “Che senso ha questa vita?”, molto probabilmente ci sarebbe sembrato un po’ fuori dal mondo.
Ora non lo sarebbe più. Basti guardare al tono che in pochissime settimane hanno assunto gran parte delle pubblicità in Tv e sugli altri principali media. Davvero curioso: ora tutti ci ricordano “quanto ci sono vicini”, almeno – è ovvio – a livello metaforico, visto che l’indicazione pratica è quella di stare distanziati. Allo stesso modo, in pochissime settimane, da avere il mondo praticamente a portata di mano, siamo passati al tentare l’uscita da casa giusto per buttare l’immondizia o per fare la spesa.
Cosa significa tutto questo? Che, a cominciare dalla tipica abitudine di affidare i nostri sogni alla prossima vacanza estiva chissà dove, o di “non vedere l’ora che arrivi quel giorno”, cominciamo a dedicarci alla qualità dell’oggi e del senso da dare al momento presente.
La bellezza deve riempire i nostri occhi ora, istante dopo istante. Più di ieri abbiamo bisogno di essere felici nel quotidiano. Per questo la creatività dev’essere più attenta alla qualità della vita. Comfort e funzionalità, contemporaneità e tecnologie devono servire a rendere il mondo migliore.
Questo vuol dire che abbiamo bisogno di stimolare genuine passioni, volontà e aspettative concrete. Cercare il positivo nel nostro quotidiano, puntando a migliorarci con professionalità e buon senso, senza aspettare di dover andare sulla luna.
Questa potrebbe essere la sintesi per un nuovo progetto di comfort, a cominciare da un’estate tutta da vivere anche se non andremo lontano da casa. Diamo vita a spazi outdoor che ci donano benessere gratuito e creano scenari salutari di comfort e relax, magari dove la natura è protagonista.
Cominciamo col porci obiettivi a breve termine, perché la forza di ogni uomo è nel sentirsi vivo e appagato nel lavorare a realizzarli. Questo è volersi bene. L’espressione “coltivare il proprio orticello” spesso è usata per descrivere atteggiamenti di egoismo, ma – se ci pensiamo – descrive un concreto progetto di felicità che tutti potremmo avere a portata di mano.
Il design di qualità, quello più originale, deve partire dagli aspetti più semplici e quotidiani della nostra vita, per migliorare e migliorarsi, rendendo più agevoli le varie funzioni e regalando emozioni, anche a due passi da noi.
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